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C’era una volta un rudere…
La storia della Marronaia inizia nel 2000 quando Luigi, passeggiando per i campi, si innamora di una costruzione diroccata con annesse terre coltivate ad ulivi e vite: Podere la Marronaia.
Dopo l’acquisto fortemente voluto da Luigi e Silvia e dai piccolo Corrado e Pietro, comincia la radicale opera di cambiamento con il passaggio dei terreni alla coltivazione biologica e la ristrutturazione dell’immobile, che ha coinvolto tutti i componenti della famiglia, Dino compreso, un bellissimo pastore bergamasco arrivato in famiglia in quel momento, a vigilare direttamente sui lavori.
Si avvera il sogno di restituire a quel poderel’antica bellezza ed efficienza, grazie al profondo amore profuso da tutti in questo intento. L’intera famiglia si trasferisce alla Marronaia nel 2002.
Pietro e Corrado crescono correndo tra i vigneti, coltivando fin da piccoli la passione per questo luogo incantato dove adesso, nel segno della tradizione, si stanno impegnando nell’attività iniziata dai loro genitori.
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L’agricoltura biologica, una scelta consapevole
La preferenza per l’agricoltura biologicaè stata presente fin dall’inizio nel progetto professionale e di vita iniziato con il recupero del Podere La Marronaia. La precisa volontà di un “ritorno alla terra”, ai ritmi lenti e genuini e al tempo stesso di aprire la propria vitae il proprio progetto, ad un turismo e a un commercio dei prodotti rivolto a persone con gli stessi valori di rispetto per la natura.
I terreni sono stati convertiti progressivamente in tempi diversi, iniziando proprio da quelli del Podere La Marronaia e dopo un periodo di conversione durante il quale sono stati depurati da prodotti chimici, hanno ottenuto la certificazione ICEA (Istituto di Certificazione Ecologica e Ambientale).
All’epoca Luigi e Silvia sono stati tra i primi nella zona nella scelta di produrre vino con criteri biologici.
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Perché coltivare biologico?
È una domanda che è stata rivolta a Luigi centinaia di volte. La decisione è avvenuta in anni in cui il bionon era ancora diffuso come oggi,e la risposta non si esaurisce in mere scelte agronomiche o commerciali, ma riguarda una filosofia di vita e una forte motivazione sentimentale.
Trasferendo la vita e i progetti a La Marronaia, Luigi e Silvia volevano riscoprire e far scoprire a Pietro e Corrado, ogni giorno il piacere del contatto diretto con la natura e gli animali, godere del trascorrere del tempo osservando l’alternanza delle stagioni nei vigneti e tutto questo poteva essere pienamente vissuto solo con una scelta che prevedesse principalmente un grande rispetto dell’ ambiente.
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All’epoca Pietro e Corrado erano bambini e giocavano tutto il giorno all’aria aperta nel vigneto e in giardino.
E’ stata proprio l’idea che tra quei filari, i propri figli in primis, giocando spensieratamente, potessero respirare e toccare sostanze chimiche, che ha fatto scattare in Luigi e Silvia la voglia di sperimentare l’agricoltura biologica, cambiando immediatamente l’indirizzo dell’azienda e iniziando una coltivazione più consapevole.
Una scelta che ha comportato sicuramente un incremento del lavoro stagionale, ma che a distanza di anni ha regalato soddisfazioni, a cominciare dalla presenza di alcune specie di uccelli sensibili che abitano il giardino de La Marronaia, ai buoni risultati nella produzione del vino e dell’olio.
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I nostri prodotti: vino biologico e olio
La coltivazione con metodo biologico considera l’ecosistema agricolo nella sua globalità. Sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, utilizzando meccanismi regolatori naturalipromuovendo la biodiversità dell’ambiente in cui opera.
La filosofia dietro a questo diverso modo di coltivazione non è solamente legata all’intenzione di offrire prodotti senza residui chimici,ma coinvolge tutto il ciclo aziendalecon la ferma volontà di salvaguardare l’ambientee favorire condizioni di lavoro, di vita e di tutela soddisfacenti per tutte le persone che operano nell’ambito dell’azienda.
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